L'uomo possiede la capacità di costruire linguaggi, con i quali ogni senso può esprimersi, senza sospettare come e che cosa ogni parola significhi. – Cosí come si parla senza sapere come i singoli suoni siano emessi. Il linguaggio comune è una parte dell'organismo umano, né è meno complicato di questo. È umanamente impossibile desumerne immediatamente la logica del linguaggio. Il linguaggio traveste i pensieri. E precisamente cosí che dalla forma esteriore dell'abito non si può concludere alla forma dei pensiero rivestito; perché la forma esteriore dell'abito è formata per ben altri scopi che quello di far riconoscere la forma del corpo. Le tacite intese per la comprensione del linguaggio comune sono enormemente complicate.
Tractatus logico-philosophicus, Ludwig Wittgenstein
(versione integrale)
di Giovanni Andrea Semerano
Con Giuliano Mesa e Alessandro Baldacci, Francesco Forlani, Florinda Fusco, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Andrea Raos, Bruno Torregiani
Con le fotografie di Alfredo Anzellini
Musiche di Beethoven, Schoenberg, Webern
Montaggio di Marco Perri e Giovanni Andrea Semerano
Durata: 1h 47'
Collana Dafne
Edizioni La Camera Verde
2009
Il 18 aprile 2008 in Camera Verde si presenta il volume Tiresia di Giuliano Mesa, contenente il cd Tiresia e altre poesie, con le letture di Giuliano Mesa. Tiresia, studio e registrazione di un’opera di Giovanni Andrea Semerano raccoglie e registra invece gli interventi critici sull’opera di Mesa svoltisi in Camera Verde un mese dopo la presentazione del Tiresia. Il 21 maggio 2008 è Marco Giovenale a costruire il proprio intervento sul testo, il 4 giugno 2008 è Bruno Torregiani, l’11 giugno 2008 Andrea Raos. Il 18 giugno 2008 Florinda Fusco e Alessandro Baldacci e a chiudere la serie di incontri sono Andrea Inglese e Francesco Forlani il 22 giugno 2008. Il dvd Tiresia, studio e registrazione di un’opera mette insieme questa esperienza di incontri e attraverso l’immagine esplora la parola, la voce, il testo, il movimento dell’idea e attraverso l’immagine compie un percorso della memoria che mette insieme, che resta.
di Giovanni Andrea Semerano
Con Marco Giovenale
Tratto dal libro LIE LIE di Marco Giovenale ed. La Camera Verde Roma 2010
Durata: 12' 19''
Collana Visioni dal cinematografo
La Camera Verde
2011
Sabato 11 dicembre 2010 lettura e presentazione del libro Lie Lie di Marco Giovenale, da cui è tratto il video di Giovanni Andrea Semerano. Il libro nasce per la Collana Visioni dal Cinematografo e il testo trama e si formula e si disfa dell’immagine mettendosi di traverso all’Alien di Ridley Scott. Scrive Marco Giovenale:”Qual è la formula della linea retta, in un sistema geometrico che te ne vende di tutti i tipi, e te ne dona? Può essere, questa formula, anche, data da una voce che si pone a una distanza fatta per rimettere interamente all’ascoltante/osservante i passi per raggiungerla?
Ognuno si darà le sue risposte in forma di altre domande, magari.
L'ipotesi qui è questa, more geometrico. La linea non più breve ma meno instabile (e meno involontaria e meno imposta e meno venduta vendibile) tra una rete di significati e un ascolto è quella che passa forse per la volontà di chi davvero ascolta, cerca, legge".
di Marco Pisoni
Copertina di Matias Guerra
Voce di Carlo Burigana
Immagini tratte da
"In a Lonely Place" di Nicholas Ray,
"I'm a Stranger Here Myself" di David Helpern
Durata: 10' 33''
La Camera Verde
2012
Sabato 11 dicembre 2010 lettura e presentazione del libro Lie Lie di Marco Giovenale, da cui è tratto il video di Giovanni Andrea Semerano. Il libro nasce per la Collana Visioni dal Cinematografo e il testo trama e si formula e si disfa dell’immagine mettendosi di traverso all’Alien di Ridley Scott. Scrive Marco Giovenale:”Qual è la formula della linea retta, in un sistema geometrico che te ne vende di tutti i tipi, e te ne dona? Può essere, questa formula, anche, data da una voce che si pone a una distanza fatta per rimettere interamente all’ascoltante/osservante i passi per raggiungerla?
Ognuno si darà le sue risposte in forma di altre domande, magari.
L'ipotesi qui è questa, more geometrico. La linea non più breve ma meno instabile (e meno involontaria e meno imposta e meno venduta vendibile) tra una rete di significati e un ascolto è quella che passa forse per la volontà di chi davvero ascolta, cerca, legge".
Scritto, diretto e interpretato da: Carlotta, Elena, Elisa, Fulvia, Irene, Lorena, Martina, Tamara
Montaggio: Antony Perish, Gians
Operatore: Gians
Produzione: Centro Culturale La Camera Verde, Associazione Culturale Piane di Bronzo
Tuscania,
Luglio 2011
I colori della morte è il cortometraggio che le bambine Carlotta, Elena, Elisa, Fulvia, Irene, Lorena, Martina, Tamara del piccolo naviglio di Piane di Bronzo, hanno girato durante il mese di luglio 2011. Le bambine hanno scritto, diretto e interpretato il cortometraggio, la storia vede il pittore Pozzani misteriosamente ucciso nel suo studio. Implicate nell’omicidio sono le contesse e la moglie del pittore. Il Piccolo Naviglio di Piane di Bronzo è stata un’esperienza unica che ha visto per 7 giorni un gruppo di bambine alle prese con la pittura, la ceramica, la fotografia e il cinema e per ogni situazione ognuna ha potuto sviluppare la propria espressione. I colori della morte è chiaramente un’invenzione assoluta che prende corpo dall’esperienza vissuta e da un gioco dissacrante e ironico. Le bambine tutte hanno dato una prova entusiasmante. Il Cammino del Centro Culturale La Camera Verde insieme all’Associazione Culturale Piane di Bronzo continua, e ha prodotto il documentario C’era una volta un piccolo naviglio di Giovanni Andrea Semerano.
"Creare non significa deformare o inventare persone e cose. Vuol dire stringere fra persone e cose che esistono, così come esistono, rapporti nuovi."
(Robert Bresson, Note sul Cinematografo, ed. Marsilio)